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    Radio Club California

NEWS

Coldplay, Music of the Spheres Tour verso il record di pubblico

todayAgosto 30, 2022

Sfondo

Una “fortissima domanda, superiore alle disponibilità”: la definizione data da TicketOne della corsa ai biglietti per i concerti 2023 dei Coldplay in Italia rende bene, nella sua linearità, l’idea di quando accaduto sui server di qualsiasi società di ticketing europea a partire dalla mattina dello scorso 25 settembre, quando i tagliandi per la branca europea del Music of the Spheres Tour 2023 hanno raggiunto i mercati del Vecchio Continente.

Secondo un rapporto preliminare riferito dalla stampa statunitense riferito al solo primo giorno di permanenza in prevendita – quando, cioè, erano state annunciate solo sedici delle trentadue date poi iscritte definitivamente nel calendario ufficiale – i biglietti staccati per le date tra Portogallo, Spagna, Regno Unito, Italia, Svizzera, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi in appena 24 ore sono stati 1 milione e 400mila.

Considerando che nei giorni immediatamente successivi all’apertura delle prevendite le date – tanto in Italia quanto nel resto dell’Europa – sono di fatto raddoppiate, è molto probabile che il consuntivo dei tagliandi venduti per le date sulla sponda orientale dell’Atlantico del Music of the Spheres Tour possa sfiorare i tre milioni di unità.

Le ragioni di un successo così massiccio sono molte, e non tutte legate all’abilità dello staff del gruppo – dal management alla società di live booking – che si sono fatte carico dell’operazione: i Coldplay, tra quattro anni, celebreranno il trentennale dalla fondazione, e da almeno due decenni sono un fenomeno mondiale, capace di vendere oltre cento milioni di copie in tutto il mondo in un periodo – nel quale – di dischi se ne sono iniziati a vendere sempre di meno.

Al di là dell’appeal pop, tuttavia, il boom al botteghino del Music of the Spheres Tour potrebbe essere figlio (anche) di una scelta commerciale decisamente controcorrente.

Secondo uno studio effettuato da Bloomberg sulle prevendite aperte prima dello scorso maggio il costo medio di un biglietto per un concerto della band di Chris Martin è di 77,80 dollari, prezzo non stracciato ma pur sempre inferiore del 25% rispetto a quelli di altre band o artisti da top ten nelle chart internazionali.

Una politica, in sostanza, che non mira a massimizzare i ricavi – come, per esempio, quella del dynamic pricing – ma piuttosto a consolidare un pubblico, soprattutto in un periodo dove la crescita di inflazione, costi di materie prime e (di conseguenza) manodopera e servizi getta ombre sinistre sulla ripresa del comparto live dopo la devastante crisi generata dalla pandemia da SarS-Cov-2.

Può, in sostanza, una band che “chiede meno di quanto potrebbe chiedere” – la definizione è di Ray Waddell, presidente media di Oak View Group, società di consulenza per l’intrattenimento live co-fondata dall’onnipresente Irving Azoff (al quale, tra l’altro, la massimizzazione dei ricavi non hai mai fatto schifo, anzi) – salire in vetta nella classifica dei tour più popolari di sempre?

In termini di affluenza, con quasi cinque milioni e quattrocentomila biglietti venduti l’A Head Full of Dreams Tour del 2016 / 2017 ha già fatto entrare i Coldplay nell’empireo delle divinità live.

Ma il Music of the Spheres Tour ha qualche possibilità di diventare il tour più visto di sempre? Il record da battere, al momento, è quello del ÷ Tour di Ed Sheeran, che tra il 2017 e il 2019 ha richiamato sotto il suo palco quasi 8 milioni e 800mila spettatori, issandosi sul grandino più alto del podio davanti al 360° Tour degli U2 (7 milioni e 270mila spettatori tra il 2009 e il 2011) e al Voofdoo Louge Tour dei Rolling Stones (6 milioni e 336mila spettatori tra il 1994 ed il 1995).

Prima dell’annuncio delle date in Europa, il botteghino del Music Of The Spheres aveva già superato la soglia del quattro milioni di biglietti venduti, ai quali si dovrebbero sommare i poco meno di tre che – con una proiezione sommaria – si suppone siano stati venduti per le date in Europa.

A fare la differenza, a questo punto, saranno le nuove date internazionali – all’appello, per il momento, mancano importanti mercati continentali come quelli di Asia e Pacifico, oltre che realtà locali non trascurabili come Canada e Medio Oriente, senza dimenticare il doppio appuntamento al SoFi Stadium di Los Angeles originariamente programmato per lo scorso mese di aprile e rinviato per cause di forza maggiore – che, secondo il sito ufficiale della band, dovrebbero essere annunciate prossimamente.

Scritto da: Redazione


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